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Roccamonfina inverso

  • Immagine del redattore: Alfonso Calabrese
    Alfonso Calabrese
  • 3 ott 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

28,8km; 670md+, traccia, relive


Ottobre, tempo di castagne e come ogni anno è d’uopo un giro nei castagneti campani per apprezzare i colori, i profumi dell’autunno e raccogliere qualche castagna.

In settimana Fabio lancia l’idea di un giro a Roccamonfina. Il meteo in questo fine settembre è avverso ad ogni forma di sport all’aperto, con tempeste e bombe d’acqua che hanno reso improponibile un’uscita su sterrato. Per il primo week end di ottobre, invece, sembra che la pioggia conceda una tregua. Quindi l’idea di Fabio è bene accetta ed Alfonso la trasforma in un piano operativo con un tour di 28 km in zona Roccamonfina. Il Direttore propone di approcciare l’uscita in modo diverso, ovvero di percorrere il classico anello da Cappelle (frazione di Teano) in senso inverso, arrivando a Roccamonfina da Ovest e non da Est. Il tour è fissato per domenica 2 ottobre.

È ormai una brutta abitudine prenotarsi per il giro per poi venire meno. E’ il caso per Raimondo, ma Peppe di Roccamonfina ha il nobile alibi delle ore piccole fatte la sera prima per partecipare alla lunga notte della ricerca medica (standing ovation per il nostro Doc). Nessun alibi per gli inaffidabili Fabio, Roberto, Gerardo e Mario. Nicola, invece, è di turno quindi assente giustificato. Quindi alle ore 8.15 a Cappelle sono sulla linea di partenza in 3: Alfonso, Francesco ed Andrea. In termini di peso torneranno quattro biker/equivalenti, avendo ciascuno di loro raccolto alcune decine di chili di castagne.

Come detto partiamo da Cappelle, al Santuario Maria SS delle Grazie. Sono le 8.30, e dopo breve setup bici e gonfiaggio ruote si parte. Il primo tratto prevede una discesa di circa tre chilometri fino a Cascano. La temperatura è fresca (per non dire fredda) e la discesa è uno schiaffo termico per i nostri bikers.



Poi però nizia una lunga salita, con un bel sole rigenerante, che ci conduce a Valogno (al km 6) e poi a Roccamonfina (per altri 5,5 km, al km 11,5 del giro). Il tratto è duro ma piacevole, con una pendenza media del 5% ed ai bordi della strad, un lungo ed interrotto tappeto di ricci di castagne. Ci rendiamo subito conto che il 2022 è un anno record in termini di produzione. Sappiamo che oggi, lungo tutto il percorso incontreremo castagneti ed Alfonso ha previsto una sosta fine giro, a pochi chilometri dalle auto, per la raccolta. Ma al motto “non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”, Francesco ed Andrea si fiondano nel primo slargo utile e cominciano a raccogliere centinaia di castagne. Alfonso richiama all’ordine più volte gli indisciplinati amici, ma non c’è verso ed il giro riprende solo 20 minuti dopo e con i primi 2kg di overload sulle spalle.



Arriviamo a Valogno, il borgo dell’arte, impreziosito da simpatici murales e decorazioni su facciate e muretti. Poi continuiamo a buon ritmo fino a Roccamonfina.


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La traccia di Alfonso, prevedrebbe di non entrare nel centro di Roccamonfina, ma la presenza della sagra e di altri vincoli sentimentali di Francesco, ci obbligano a salire fino alla piazza principale e qui gustare un buon caffè.


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Dopo il caffè e dopo aver completato il giro delle casette della sagra, ci fiondiamo giù nella vallata e riprendiamo il giro. Ancora qualche chilometro (in discesa) su asfalto e al chilometro 18, finalmente, iniziamo la parte sterrata.

La pioggia ha creato numerose pozzanghere e riconosciamo in una di queste quella celebre dove nell'ottobre del 2020 il mitico Raimondo cadde, assumendo un look mag style (riportiamo la foto come cimelio storico, link al blog del 2020).

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Questa volta nessuno cade e procediamo spediti per chilometri lungo stupendi sentieri nel pieno dei castagneti, alternando lunghe discese tecniche a brevi strappi in salita. Decisamente il senso inverso è il giusto senso per questo anello. Mentre pedaliamo in armonia non possiamo non avvertire la mancanza degli altri componenti del team: ad ogni pozzanghera ci manca eMario e la sua paranoia sulla pulizia della bike; ci manca Roberto ed il suo incedere costante e veloce alla testa del gruppo; manca Fabio, che nonostante il suo fisico da ex-canottiere non farebbe un chilometro senza la sua ebike e soprattutto ci manca il nostro Raimondo/Peppe x, che rende uniche ogni avventura con la sua propensione allo stravolgimento dei piani e le continue ed immancabili discussioni con il fin troppo rigido Alfonso. Speriamo di tornare presto tutti insieme.

Noi intanto procediamo e decidiamo, a circa sei chilometri dalla fine, di fermarci per il carico ufficiale di castagne. Alla fine, solo l’assenza di ulteriore spazio negli zainetti ci fermerà, tale è l’abbondanza della castagne.

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Carichi come muli ci trasciniamo per gli ultimi chilometri. Raggiungiamo il borgo di Casamostra e qui iniziamo un ultimo lungo ed amaro strappo in salita che ci succhierà tutte le energie residue. Arriviamo alle auto davvero esausti ed in ritardo di 30 minuti rispetto al preciso piano di Alfonso (che non mancherà di bacchettare Andrea e Francesco per il tempo perso all’inizio del giro a raccogliere le prime castagne).


Stanchi ma con un bel bottino di castagne, archiviamo quest’altra avventura in MTB. Grazie per l’attenzione ed al prossimo evento.


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