Cervinara ring
- Alfonso Calabrese
- 29 ott 2022
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 1 nov 2022
Per l'ultima escursione di Ottobre decidiamo di affrontare un anello nei castagneti di Cervinara. L'idea di base era quella di girare e poi mangiare un boccone in una sagra di paese, numerose in questo periodo. La location Roccamonfina, la cui sagra della castagne e dei funghi porcini ci ha visto protagonisti numerose volte nel passato, viene scartata. Il buon Francesco, che come sappiamo ha un legame particolare con questo ridente paesino, ci informa infatti che la manifestazione è stata sospesa dal sindaco per problemi di ordine pubblico. Decidiamo quindi di orientarci più a sud-est e di scoprire la manifestazione agroalimentare di Cervinara, nel cuore del Partenio.
Alfonso predispone un anello che ci consenta di terminare non troppo tardi per di recarci a giro finito alla sagra. Dopo i soliti messaggi Wapp "ci sono" e "non ci sono più", confermano la partecipazione i 5 dell'Ave Maria: la ritrovata coppia Raimondo&Pasquale, Roberto, Francesco ed Alfonso.
Arriviamo alla spicciolata verso le 9 in quel di Cervinara, e ci mettiamo in sella verso le 9h15. Alfonso e Roberto sono con famiglia al seguito (Gaia, Claudia ed Alessandra). Il piano prevedeva, per le non biker, un giro trekking e poi il ricongiungimento con i bikers per il pranzo alla sagra. Le cose partono subito storte: il giro trekking salta (era necessaria una prenotazione che sul bando della sagra non era assolutamente indicata). Poco male, le ragazze decidono in autonomia di esplorare i castagneti intorno alla sagra. Alfonso e Roberto quindi le lasciano in località Castello e raggiungo gli altri al parcheggio del cimitero. Montate le bici, il giro parte poco dopo le 9.

Il giro prevede 1,5 Km in piano di riscaldamento, poi 6,5Km di salita (250m su asfalto), poi 5,7 Km di salita su sterrato (420m), a seguire 8 km di discesa sempre su sterrato ed infine 4 km, sempre in discesa, su strada asfaltata fino alle auto.
Nonostante questa stessa breve descrizione sia stata postata sulla chat di gruppo il giorno prima dall'organizzatore Alfonso, questi 13 chilometri di salita per superare 700 metri di dislivello (quindi una pendenza media oltre 5%) non era ben chiara a tutti e già dopo i primi chilometri serpeggia il malcontento.
Dopo 3 chilometri dalla partenza, Pasquale e Roberto si lanciano in fuga. In realtà gli altri 3 si fermano per le prime foto: il set è la statua del Gesù di Nazareth che volge il suo sguardo alla piana di Cervinara.



Il ritmo è sostenuto. Pasquale e Roberto si fermano al primo cambio di pendenza ed aspettano gli amici. In realtà siamo solo al chilometro 5 di ce ne attendono ancora 9 di dura salita. Il gruppo avanza in un inusuale silenzio. Roberto è sempre in testa. Pasquale, che aveva sprintato per i primi chilometri comincia ad accusare la fatica. Raimondo, avendo misurato le sue energie, non sembra accusare più di tanto. Anche questa volta ha chiesto ad Alfonso di inviargli la traccia gpx ed è molto attento a controllare di essere in traccia. Francesco scatta foto e raccoglie ancora castagne. Alfonso è alle prese con i suoi video ed le sue lunghe descrizioni fuori campo.
La strada è comunque bellissima ed i colori dell'autunno, illuminati dal sole, sono strepitosi.

Dopo un breve tratto pianeggiante, la strada continua a salire e al chilometro 7 dalla partenza, l'asfalto lascia il passo ad un fondo sterrato e pietroso. Salire diventa sempre più duro. In alcuni tratti siamo costretti a scendere e ci fermiamo più volte a riprendere fiato.





Pasquale è costretto a fermarsi ed aspettare che il suo cuore torni a battere ad un ritmo "accettabile". Ritrovato il fiato, si rivolge ad Alfonso: "Diretto' ma la salita quando finisce?". Prima che Alfonso possa rispondere, Raimondo esprime il suo classico ottimismo: "ragazzi la situazione è complicata. Io sulla app vedo altri 6 / 7 km di salita tostissima.". Alfonso invece rassicura "ragazzi tranquilli il più è fatto. Ancora 3 chilometri e siamo in cima.".
Ora, come i più attenti lettori avranno capito da tempo, non è possibile fidarsi né di Raimondo/Peppe di Cervinara né tantomeno del troppo ottimista Alfonso. Pasquale quindi non sa che pensare e cerca di riposare il più possibile, prima di rimettersi in sella. Alla pausa successiva Pasquale tira fuori un sacchetto di anacardi che distribuisce a tutto il gruppo. Non sapremo mai la provenuenza, o se fossere "trattat", ma questi frutti sono stati miracolosi, come noccioline di super Pippo. Ci sentiamo pieni di energie e riprendiamo il giro a gran ritmo.





Dopo altri 3 chilometri arriviamo in cima (Questa volta il direttore aveva ragione). Siamo però in leggero ritardo. Il nostro piano era di arrivare in cima verso le 11 per poi scendere a valle e tornare alle auto alle 12. Sono le 11:40 ed inizia una lunga e bellissima discesa.
In realtà in segmento è un susseguirsi di tratti in discesa e brevi strappi in salita. Qui c'è un primo dubbio. Il sentiero sembra finire in una recinsione. Proviamo a capire dal Garmin la direzione giusta e dopo poco e dopo aver risalito per una cinquantina di metri, ritroviamo il sentiero.

Ora è tutta discesa. Il primo tratto è nei boschi con degli stretti passaggi tra gli alberi. Poi arriviamo ad un pianoro, che ricordiamo aver percorso anche alcuni mesi fa, quando affrontammo una salita con un metro di neve al suolo ("la neve di Cervinara"). In quell'occasione arrivammo a questo pianoro da Nord-Ovest (ovvero da San Felice a Cancello), mentre oggi ci arriviamo da Sud-Est.
Alfonso ha tutto sotto controllo, quando sente le urla di Raimondo che intima l'alt. "Ragazzi fermi tutti abbiamo sbagliato direzione. Mi ricordo benissimo, dobbiamo andare giù nel pianoro". Pasquale gli fa eco e cerca di fermare il gruppo. "ah Raimo' tranquillo, siamo nella direzione giusta", cerca di controbattere Alfonso. L'immancabile "appiccico" tra Raimondo ed Alfonso anche oggi si consuma in tutto il suo rituale (disponibile nella intro del video e dal minuto 14, in versione integrale).
Ad ogni modo, Alfonso riesce a convincere l'amico, che dopo poche centinaia di metri si tranquillizza e riconosce il sentiero.

Ci lanciamo quindi nella seconda parte della discesa, un largo sentiero che con una serie di tornanti ci porta al santuario della Madonna della Stella. Qui inizia la strada asfaltata che in pochi minuti ed a gran velocità ci riporta a Rotondi. Dobbiamo ora percorrere gli ultimi 2 chilometri in piano per Cervinara. La traccia di Alfonso non partiva dal punto esatto dove abbiamo lasciato le auto. Dobbiamo quindi capire da soli come raggiungerle. Alfonso guida il gruppo in direzione Cervinara e chiede a Raimondo di impostare Google MAPS sul punto dove si trovano le auto (Raimondo ha infatti sul manubrio il portacellulare cellulare). Dopo un paio di svolte Alfonso si gira e vede che lo seguono Roberto, Francesco e Pasquale. Di Raimondo nessuna traccia. Lo aspettiamo un minuto ma niente. Pasquale, che già sente la lontananza dell'amico se la prende con Alfonso che manteneva un ritmo troppo alto. "Pasqua' stai tranquillo, Raimondo avrà seguito il suo Google Maps e lo ritroveremo alle auto". E così sarà. Raimondo, avendo impostato il percorso si era attardato e in una delle svolte, seguendo il suo percorso, aveva preso una via diversa. Sono le 12:35 e uno dopo l'atro arriviamo alle auto. L'avventura di Cervinara è finita, con Raimondo che, ridendo, urla di essere stato nuovamente abbandonato.
Baci ed abbracci e ci separiamo. Roberto ed Alfonso raggiungono Gaia, Claudia ed Alessandra, che in attesa dei bikers, sono al loro ottavo giro completo della sagra, mentre Francesco, Pasquale e Raimondo rientrano a casa.


Anche oggi grandissimo giro, nei boschi del Partenio resi fatati dai caldi colori dell'autunno. Alla prossima con il grande team Bike&Ski.








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