Il castello del Matinale
- Alfonso Calabrese
- 11 feb 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 feb 2023
Oggi giro nel celebre percorso del Castle Trail a San Felice a Cancello, già meta di tante avventure, dove furono registrate cadute, contusioni e tagli lacero-contusi. Ma oggi fila tutto liscio, o quasi.
Alle 8.30 sono al punto di ritrovo Alfonso, Andrea e Francesco. Raimondo si è chiamato fuori, per le sue attività di PR. Nicola è al lavoro. Mario è ancora in terra iberica, Roberto sulle nevi abruzzesi e Fabio, come sempre, assente ingiustificato.
Il giro inizia sul versate sud del monte Sant'Angelo, con una salita lunga ma gradevole ed un sole che riscalda la gelida mattinata.




Dopo neanche 40 minuti siamo ai piedi del castello. Il Matinale, anche conosciuto come castello di Rudovaco, fu costruito nel 1247, in occasione delle nozze di Margherita di Svevia, figlia illegittima di re Federico II. Nonostante sia oramai un rudere, è ben conservato, con la sua pianta quadrangolare e 2 delle torre fortificate.
Francesco ed Andrea si arrampicano sulle scale semi-distrutte e si affacciano da una delle torri. Il panorama, in questa mattina limpida e soleggiata è impareggiabile.





Dopo aver dedicato più di mezzora alle consuete foto, ci rimettiamo in sella e continuiamo a salire fino alla casa dell'acquedotto, da dove parte un lungo trail che taglia a metà la montagna, dal versante esposto a Nord-Est.



Questo trail è molto bello ed impegnativo, con il dirupo che incombe sulla nostra sinistra, e che ci costringe ad essere sempre molto attenti e concentrati. Arriviamo ad un bivio, dove ci fermiamo per decidere come proseguire. La traccia, come sempre approntata da Alfonso, ci indica di prendere un sentiero che piega a destra e si inerpica verso la cresta. Sarebbe possibile proseguire dritti, continuando a tagliare longitudinalmente la montagna. Alfonso è combattuto: nelle precedenti occasioni si ricorda di non aver preso il sentiero di destra, ma esita ad abbandonare la traccia. Mentre discutono i nostri 3 biker vengono raggiunti da un altro biker che prende il sentiero di destra. Lo fermano e gli chiedono info. "Ragazzi entrambi i sentieri portano al santuario di Sant'Angelo a Palombara, questo di destra è più corto ma molto più ripido". Dopo aver ringraziato l'amico biker, decidiamo di seguire la traccia, pieghiamo destra e ci rimettiamo in sella sfidando la salita al 15% di pendenza.
Dopo 300 metri ad un nuovo bivio ad Alfonso si sblocca un ricordo: "Ragazzi, abbiamo sbagliato. Questo è il sentiero da fare in discesa. Per arrivare al santuario dovevamo proseguire sul sentiero pretendente". Non abbiamo però voglia di tornare indietro e decidiamo di proseguire, saltando la tappa del santuario. Alfonso non è affatto contrariato della cosa. Proprio ai piedi di questo santuario cadde, spaccandosi il sopracciglio, poi ricucito con maestria dall'amico Raimondo.
Proseguiamo e ci godiamo il panorama, nuovamente sotto un sole luminoso e caldo. In lontananza le cime innevate del Partenio.




Si sale ancora per circa 20 minuti e poi siamo alla cima. Spettacolare il trail lungo la cresta e il belvedere sul Vesuvio.



Dalla cima per poter ridiscendere al castello ci sono due vie: un tranquillo sentiero prima sterrato e poi asfaltato e la famigerata "PS1", un trail ripido pieno di salti, paraboliche e ripidoni, che i bikers della zona curano e mantengono in perfetta efficienza.
Dopo non poche esitazioni, decidiamo di lanciarci nella PS1. Evitiamo i salti, ma ci gustiamo tutte le asperità ed i ripidoni e senza cadute arriviamo al castello. Breve video di uno dei ripidoni, in nua stretta curva, dove vediamo la grande maestria di Andrea, che con il terrore negli occhi supera l'ostacolo in scioltezza.
Al castello, democraticamente (con 2 voti ad 1, quello di Andrea) decidiamo di evitare la PS2, altra discesa piena di salti e curve paraboliche ed arriviamo alle auto poco dopo mezzogiorno.
Incolumi e falici ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla prossima avventura !!!








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