top of page

Castrum Pini e la Valle dei Mulini

  • Immagine del redattore: Alfonso Calabrese
    Alfonso Calabrese
  • 7 nov 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

25km; 695md+; traccia; relive

In attesa di tempi migliori e di poter uscire dalla provincia di Napoli, continuiamo i nostri giri alla ricerca di nuovi scorci e nuove emozioni. Per questo assolato sabato novembrino, decidiamo di arrivare al confine sud della provincia perlustrando il versante gragnanese dei monti lattari. Per una difficoltà last minute, Roberto da forfait, Gerardo è KO, Nicola il casertano è in esilio nella sua terra di lavoro e Mario preferisce l'asfalto urbano napoletano: del giro oggi sono gli impavidi Alfonso e Raimondo.

Lasciata l'auto a Gragnano, si procede lungo la statale che porta ad Agerola. Sono 12 lunghissimi km ad una pendenza media del 6%, che i nostri due atleti macinano senza esitazione alcuna.

Arrivati in cima, poco prima del tunnel che porterebbe ad Agerola e poi sulla costiera Amalfitana (provincia di Salerno !!!), svoltiamo sulla sinistra in direzione di quello che sembra un castello diroccato in mezzo al bosco.

Questo percorso è del tutto nuovo ed i nostri eroi sono in piena avanscoperta. A qualche viandante viene chiesto dove portasse questo sentiero ma le risposte sono vaghe e contrastanti: "si si sempre dritto arrivate al castello"; "noo ma dove andate ? questo sentiero vi porta sulla montagna e poi finisce". Bastano pochi secondi ed uno sguardo ed Alfonso e Raimondo decidono di proseguire verso l'ignoto.

Il sentiero è uno splendido saliscendi tra castagni, querce e lecci. Il fondo è di terreno battuto e qualche pietra; insomma il paradiso per i bikers.

Il panorama è strepitoso e dopo qualche tornante capiamo che siamo nella direzione del castello.

Incontriamo un motociclista enduro, che ci conferma che di lì a poco arriveremo al castello; ci mette in guardia sulla presenza di un cane, molto agguerrito in prossimità dei ruderi. Inoltre ci dice che non c'è modo di arrivare a Gragnano se non quello di risalire e ripercorrere il sentiero a ritroso !

Alfonso però ha intravisto sul suo Garmin un sentiero in discesa, quindi è relativamente tranquillo.

Procediamo con grande prudenza, pronti a fare quadrato ed a rigettare ogni eventuale assalto canino. Del cane però non vi è traccia (per il momento), mentre i ruderi sono a dir poco spettacolari. Si tratta del Castrum Pini, antichissimo avamposto medievale della Repubblica Marinara di Amalfi, edificato nel secolo X.

Dopo il consueto servizio fotografico da matrimonio (ma il posto merita), andiamo alla ricerca del sentiero verso Gragnano che troviamo senza difficoltà.

Il single track è molto divertente: si tratta di un sentiero trekking, percorso dai turisti che da Gragnano arriva su al Castrum Pini. Dopo pochi metri un roboante latrato annuncia la presenza del cane di cui all'allerta del motociclista. Fortunatamente è con il padrone che riesce a fermarlo, poco prima che si lanci nel suo attacco letale. Procediamo lungo il ripido sentiero ed arriviamo il località Castello. Qui inizia una bella discesa su pavé, lungo la Valle dei Mulini. Lungo questa valle erano ubicati numerosi mulini che alimentavano i celebri pastifici di Gragnano.

Ci fermiamo presso il più antico e famoso, il pastificio Gentile, nato nel 1876 ed ancora attivo proprio qui nella valle dei Mulini. Dopo aver visitato il negozio ed acquistato alcuni formati di pasta (tra i quali i fusilli da 50 cm, unici al mondo), visitiamo il loro piccolo museo dove vediamo le impastatrici e le trafilatrici del 1800, per poi dare un occhio nella fabbrica moderna, in piena attività.

Dopo 3 km in precario equilibrio per la busta con gli acquisti arriviamo alle auto. Giro strepitoso tra montagne, boschi, ruderi medioevali, mulini ed antichi opifici. Alla prossima.




Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating

© 2025 designed by Alfonso Calabrese

bottom of page