Campanella, forever young
- Alfonso Calabrese
- 5 apr 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 18 apr 2024
I "soliti" tre irriducibili Alfonso, Francesco e Raimondo si confrontano oggi, sabato 6 aprile 2024, nella sfida della "campanella", ovvero raggiungere in sella alle loro bici l'estremità ovest della penisola sorrentina. Il target sarà raggiunto, ma il viaggio di ritorno sarà faticoso e metterà a dura prova i nostri eroi di oggi.
Nel lontano giugno 2016, il gruppo B&S si cimentò nell'impresa che vide un nutrito gruppo di giovani bikers raggiungere la punta e gettarsi in mare per un bel bagno ristoratore (link al blog). Dopo 8 anni, ci riproviamo avendo ancora nelle nostre menti il ricordo del durissimo viaggio di ritorno, lungo un assolatissimo e sconnesso sentiero.
Il piano di oggi è il medesimo di allora: arrivo in treno a Sorrento, poi in bici a Massa Lubrense e quindi a Termini. Oggi però Alfonso ha introdotto una una variante, ossia l'ascesa del monte San Costanzo, prima di raggiungere la punta Campanella.
La prima sfida è prendere il treno circumvesuviano Napoli - Sorrento, dove, benché passati tanti anni, non è ancora chiaro e definito se sia possibile (e come) trasportare le bici. In rete il regolamento EAV (Carta della mobilità 2023) specifica che esistono dei treni con trasporto bici, ma che occorre una prenotazione via mail da fare con tre giorni di anticipo (!) e che comunque non garantisce il posto, essendo l'accesso a discrezione del capotreno.
Decidiamo di tentare la sorte e ci rechiamo alla stazione di Porta Nolana poco prima delle 8. Qui facciamo il biglietto e ai tornelli un gruppo di controllori, dopo un breve consulto, ci aprono le porte. L'avventura quindi può avere inizio (del ritorno ci preoccuperemo poi).
Il viaggio in un treno lento ed abbastanza affollato dura un'ora e venti minuti. Alle 9 e trenta circa siamo in sella nella splendida cittadina di Sorrento.
Dopo un veloce caffè nella centralissima piazza Tasso, ci rimettiamo subito in sella in direzione Massa Lubrense. Il percorso è di 9 chilometri, superando un leggero dislivello di 90 metri. Ovviamente tante sono le soste fotografiche.
Il cielo, inizialmente grigio ora è molto più limpido e soleggiato. Arrivati a Massa alleggeriamo le nostre tenute e ci prepariamo per la salita verso Termini. Alfonso ha previsto di percorrere la strada interna. Raimondo insiste per quella costiera. Come al solito, prevale il nostro dirompente Peppe di Sorrento e il piano viene cambiato. La strada è molto bella, ma è inizialmente in discesa, quindi aggiunge altra salita al piano iniziale.
Lungo la strada si unisce a noi un biker locale, Antonio, in sella ad una e-bike Trek, tenuta rigorosamente spenta. Antonio ci spiega che la salita per monte San Costanzo è tutta su asfalto (poco meno di 3 chilometri da Termini) e che per raggiungere il monastero (punto super panoramico) occorre percorrere a piedi un sentiero di ulteriori 500 metri.
Arrivati a Termini dopo una salita di 5 chilometri e 240 metri di ascesa, siamo abbastanza stanchi. L'opzione San Costanzo, anche sulla scorta delle info di Antonio, viene definitivamente abbandonata e dopo una pausa di 10 minuti ci rimettiamo in bici verso il sentiero di Punta Campanella.
Percorriamo il sentiero per poco meno di 7 chilometri, tutto in discesa e su un fondo che alterna asfalto a lastroni di pietra. Incrociamo molti turisti a piedi e ovviamente ci fermiamo nei punti più panoramici per foto e video di rito.
Quasi alla punta, prendiamo un sentiero sterrato sulla sinistra che ci porterà in un punto mega panoramico, sulla baia di Ieranto.
Qui gli scatti non si contano e Raimondo ed Alfonso hanno anche l'opportunità di riproporre la stessa posa del 2016. Cose ne pensate dei nostri "forever young" bikers ?


Dopo il servizio fotografico, ci rimettiamo sui nostri passi e, ridisceso lo stesso sentiero raggiungiamo, punta Campanella. Missione compiuta !
Ci fermiamo venti minuti e sgranocchiamo della frutta secca. Poi decidiamo di ripartire ed affrontare la parte più difficile dell'avventura di oggi. Ovvero ripercorre a ritroso i 7 chilometri in salita.
Qui ci rendiamo conto che gli 8 anni sono passati ed hanno lasciato il segno. Raimondo ed Alfonso sono sfiniti e Francesco ha le ginocchia in fiamme. Arriviamo a Termini dopo più di un ora, e dopo almeno 10 pause per riprendere fiato.
A Termini decidiamo di fermarci a bere una limonata e mangiare una caprese, non particolarmente apprezzata da Peppe di Sorrento, oramai abituato ai ristoranti gourmet !

Dopo lo spuntino ci rimettiamo in sella verso Sant'Agata dei due Golfi, poi giù fino a Massa e poi a Sorrento, dove riusciamo a prendere il treno delle 15 per Napoli.
Arrivati a Napoli ci dividiamo ed ognuno rientra alla base in modo differente: Raimondo in Metro 1, Francesco in EAV per Pomigliano ed Alfonso in sella fino a Fuorigrotta. La giornata è al termine, siamo stanchi ma già pronti per la prossima avventura.
































































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