top of page

Lauro ed il disco flottante

  • Immagine del redattore: Alfonso Calabrese
    Alfonso Calabrese
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 5 giorni fa

Dopo un inconsueto lungo periodo di stop, ecco il team ritrovarsi in quel di Lauro per una nuova e parzialmente inedita avventura sui monti di Sarno.

Rientrati dall'ultimo trail a Roccamonfina (Fontanafredda, 1/11/2025), il gruppo infatti si era perso tra impregni professionali e familiari, ma soprattutto tra numerosi inconvenienti fisici. Acciacchi di varia natura, ma tutti ascrivibili ad unica radice: la vecchiaia incipiente. A tutto ciò si aggiungono anche due seri problemi tecnici alle bike per Fabio (rottura del cambio sul Taburno, non ancora risolto) e del movimento centrale KO per Raimondo. Ma mentre il primo ha pianificato la risoluzione con tutta calma (sono aperte le scommesse di quando Fabio sostituirà il cambio: è dato 100 a 1 il fine anno 2025), Raimondo si è subito attivato per riparare la sua amata (e oramai vetusta) Cube. Per il nostro Peppe però il danno sembra essere importante, con costi che superano il valore residuo della bici. In attesa di una decisione e voglioso di rimettersi in sella, Raimondo ha noleggiato per oggi una e-bike Front.


Ciò premesso, ai blocchi di partenza in questa assolata ma fredda mattinata troviamo: Francesco, con la sua muscolare con numerosi upgrade, Mario, oggi come sempre in orario ma con una "mancanza" non da lui ed infine la "coppia di fatto" Raimondo ed Alfonso.


Appuntamento nei pressi storico bar Gf3 a Lauro. Dopo 2 frolle e 4 ottimi caffe, offerti da Francesco che deve celebrare forcella, disco freno ed il nuovo telescopico, partiamo per l'avventura di oggi.



Per il "back to action" del team, Alfonso ha disegnato un anello che dopo aver raggiunto il "Piano di Prata" prevede un inedito periplo della cima del monte Torrenone, per poi terminare nell'adrenalinica discesa Pampina: 27 km per 800 metri di ascesa. Ma anche questa volta avremo un taglio, con il periplo che sarà esplorato in data da destinarsi.



Dopo la sosta al bar iniziamo a salire. Neanche un minuto e già ci siamo persi Mario. Oggi il nostro e-rider per eccellenza è in affanno: partendo da casa ha smarrito il caschetto (oggi indosserà il caschetto d'emergenza che il direttore Alfonso porta sempre con se in auto, ndr). Inoltre uscendo dal bar non riesce a stabilire la connessione tra cellulare e la sua e-bike, in assenza della quale la bici non parte. Poi però risolve e raggiunge il gruppo.


La salita è tosta, con oltre 10 km tutti al 10% di pendenza. Francesco, l'unico oggi in muscolare arranca. Ma è felice. In settimana ha migliorato la sua bici montando una forcella nuova (160 mm), un disco freni di diametro quasi doppio rispetto al precedente ed un super sellino telescopico (170 mm di corsa attiva). Durante la salita Francesco ci rende edotti di ogni particolare tecnico e delle fasi del montaggio, ingrassaggio, settaggio nonché delle differenti tecnologie dei dischi freni. " ... e poi ci sono i dischi flottanti ...". Alfonso e Raimondo ascoltavano in religioso silenzio, attendendo il momento anche dell'alabarda spaziale. Ad ogni modo era chiaro che il titolo dell'escussione non poteva non essere "Lauro ed il disco flottante".


Oggi Raimondo sale che è un piacere, in sella ad una super e-bike Cube motorizzata Bosch. Fissata l'assistenza sul livello 2 di 4, si gode il panorama e, chilometro dopo chilometro, comprende che il passaggio all'elettrico non può essere ulteriormente differito.


Dopo numerose soste per far rifiatare Francesco e permettergli il "fine tune" dell'altezza del sellino (Alfonso presta i chiavini all'amico un numero indefinito di volte), contempliamo una plastica caduta di Mario, che taglia troppo un tornante. Poi arriviamo finalmente al Piano di Prata.



Come anticipato nell'incipit, prima di scendere lungo la Pampina il piano prevede di voltare a destra e circumnavigare il monte Torrenone, lungo un trail di circa 3 km mai esplorato prima.


ree

Sono 3 chilometri in piano, ma dopo gli 800 metri di salita Francesco è molto stanco. Decidiamo quindi di comune accordo di voltare a sinistra e raggiungere l'imbocco della discesa verso Quindici. "Ragazzi questo trail ha mille possibili deviazioni, restate compatti dietro di me e cerchiamo di non smarrire la traccia". Le parole di Alfonso sono come di consuetudine disattese e ben presto ci troviamo fuori traccia. E' Mario il primo ad accorgersene e ferma tutti. Poi Alfonso risale e ritrova la strada. Si ricomincia a scendere e ci fermiamo davanti ad un cancello chiuso. Francesco scavalca una rete laterale ed Alfonso gli passa con fatica immane la sua bici e poi quella di Francesco. Poi Raimondo si avvicina al cancello e lo apre (non era chiuso a chiave). Fragorosa risata di tutti e ripartiamo.



In seguito non si registrano cadute. Ci godiamo una delle discese su sterrato più belle della Campania con infiniti tornanti e tratti tecnici. Raimondo è costretto a procedere a bassa velocita, essendo la sua Front non adatta a tali percorsi. Ma se la cava egregiamente. Francesco, il più veloce, è super contento della sua nuova forcella e dei 60 mm extra, che gli consento di essere ancora più aggressivo. Mario ed Alfonso scendono al loro consueto ritmo, superando il compassato Raimondo. Il giro termina con gli ultimi 4 chilometri su asfalto, da Quindici a Lauro.


Alle auto forse lo sforzo maggiore di oggi, quando Alfonso e Raimondo caricano la pesante Front di Raimondo (28 kg) in auto. Poi tutto si risolve e siamo pronti per il ritorno a casa. Alla prossima avventura.





1 commento

Valutazione 0 stelle su 5.
Non ci sono ancora valutazioni

Aggiungi una valutazione
alf_brux@hotmail.com
5 giorni fa
Valutazione 5 stelle su 5.

.

Mi piace

© 2025 designed by Alfonso Calabrese

bottom of page