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I due anelli e le tre ciliegie

  • Immagine del redattore: Alfonso Calabrese
    Alfonso Calabrese
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Anello 1: 23km; 750md+; traccia; relive

Anello 2:14km; 350md+d; traccia;


Tempo di ciliegie e per il team B&S è doveroso onorare la tradizione del giro tra i mille ciliegi di Bracigliano. Siamo ad inizio giugno e la temperatura è già molto alta e 4 eroici bikers accettano la sfida: iniziamo da Ironman Roberto (oggi è anche il suo onomastico, auguri!). Il nostro presidente manca da molte settimane, preso dai suoi impegni calcistici che lo ha visto arrivare in finale ma non riuscire ad alzare la coppa per un soffio. A seguire abbiamo l’Atomico Francesco, oggi in forma smagliante. Il nostro esperto di energia nucleare ha iniziato una dieta che sta portando i suoi frutti. Il suo fisico è già asciutto e scattante. Il gruppo di oggi si completa con la immarcescibile coppia, Peppe di Bracigliano e il Direttore Alfonso, i più assidui e motivati. Riusciranno i nostri eroi a completare i 23 km, con 700 md di dislivello? Ebbene, come avrete già capito dal titolo e sottotitolo, il giro sarà stravolto (anzi sdoppiato), ma i nostri 4 eroi rientreranno incolumi alla base e, per tre di loro, con una buona dose di fantastiche ciliegie!



L’appuntamento è alle 8.30 al solito boschetto, situato sul punto di scollinamento della strada provinciale che da Bracigliano conduce a Forino. Oggi solo Francesco è puntuale e visto che alle 8.45 è ancora tutto solo comincia ad avere dubbi. In quel punto non c’è campo, quindi risale in auto e torna verso Bracigliano. Appena possibile chiama Alfonso: “ragazzi ma dove siete ?”. “Scusa France’ siamo in ritardo saremo lì tra 10 minuti”. Venti minuti prima, Alfonso, resosi conto del ritardo aveva chiesto a Raimondo di avvertire Francesco. “Eh già e se poi ha deciso di non venire, lo svegliamo. Lascia perdere.” La laconica risposta di Peppe di Bracigliano non fu quindi lungimirante. Ad ogni modo le due auto, con la coppia Alfonso & Ramondo nella prima e Ironman Roberto nella seconda, arrivano al boschetto poco dopo ed alle 9.00 i 4 sono pronti a partire.

Il primo tratto è una salita dolce ed all’ombra di imponenti castagni e faggi. Uno spettacolo. Qualche breve discesa e strappi in salita cominciano a riscaldare i nostri bikers che dopo poco più di mezzora giungano nuovamente su asfalto.




Dopo una breve pausa, i quattro pimpanti bikers si rimettono in sella, affrontando la lunga salita verso il “santuario”. Roby ed Alfonso, in elettrico, dettano il ritmo con Francesco e Raimondo che seguono senza evidente difficoltà.


Sono le 10.20. “Alfo’ mi carichi la traccia sul Garmin ?”. Roby, grande atleta, persona onnisciente con profonde conoscenze di storia, economia, morfologia dei territori, appassionato di conflitti politico-sociali ed esperto di ristorazione, nonché di ogni tipo di sport, non eccelle nell’utilizzo della tecnologia e da mesi ha ingaggiato una dura lotta con il settaggio base del suo Garmin (al momento senza successo). “Ragazzi noi ci fermiamo a programmare il Garmin, voi andata avanti che vi riprendiamo.”. Alfonso dopo aver invitato Raimondo e Francesco a proseguire, comincia la complessa sequenza di scarico della traccia, trasferimento al cell di Roby. Caricamento della traccia sul profilo di Roby e poi infine il download sul dispositivo. Dopo 15 minuti, tutto è teoricamente fatto, ma l’assenza di un forte segnale GSM/5G non consente al sistema di completare la configurazione. I due decidono di desistere ed ingranata l’assistenza massima, si fiondano in salita per ritrovare i “fuggitivi”. Arrivati ad un bivio, dove la traccia prevedeva di abbandonare la strada, si fermano e cominciano a dubitare che Raimondo e Francesco abbiano preso la direzione giusta. Qui c’è campo e Alfonso chiama Raimondo. Un piccato Peppe di Bracigliano, conferma che loro hanno proseguito su asfalto. L’ennesima “frittata” è fatta. Alfonso consulta le mappe e vede che i due, proseguendo su asfalto arriveranno al pianoro, tagliando almeno 10km del percorso. I due non se la sento di scendere di nuovo ed alla fine si decide di dividersi. Loro effettueranno un anello ridotto, mentre Alfonso e Roberto continueranno il percorso originale.

Salendo a buon ritmo, Raimondo e Francesco arrivano al pianoro dopo circa 40 minuti. Sono le 11. Attendono un quarto d’ora sperando di veder sbucare gli altri due. Poi decidono di proseguire e Raimondo ritrova un sentiero percorso altre volte. La discesa è molto bella e veloce. In meno di mezzora sono al boschetto e Francesco, che aveva un appuntamento, decide di ripartire subito lasciando Raimondo attendere il resto del team.



Roby ed Alfonso, decidono di percorrere la traccia a ritmo frenetico. Essendo entrambi in elettrico possono spingere. In realtà ad andare veloce è il solo Alfonso, sulla sua splendida Cube. Roberto non riesce proprio a tenere il passo. La sua Trek, nonostante sia in modalità Turbo e lui spinga sui pedali come un forsennato, va alla metà della velocità di Alfonso, che invece mantiene l’assistenza al 50% o al massimo al 75%.




Ad ogni modo la sequenza di salite e discese è spettacolare ed i due arrivano al pianoro poco dopo le 11. Qui non c’è segnale. Alfonso prova ad urlare nell’immensa distesa di prati in fiore: “Raimondooooo” e “Francescoooo” . Niente nessuna risposta. Decidono quindi di continuare a seguire il percorso e dopo aver incrociato un branco di splendidi cerbiatti scendono lungo un ripidissimo sentiero in cemento.



Alfonso fa in tempo pure a bucare. Roby, che era davanti non si avvede e continua la sua folle corse. Alfonso decide di non cambiare la camera d’aria e dopo averla rigonfiata un paio di folte, arriva al boschetto dove ad attenderlo ci sono Raimondo e Roberto.

L’avventura di oggi non poteva non concludersi con una puntata al grossista di ciliegie. Dopo il consueto tira e molla, alla fine acconsente a venderci una cassetta di 20kg alla “modica” cifra di 100€. Peppe cerca di negoziare, ma il gestore è irremovibile. I 20kg vengono divisi più o meno equamente tra i tre bikers, che tornano a casa felici.

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I due anelli e le tre ciliegie. Ancora una grande avventura per il mitico team Bike & Ski. Alla prossima.


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