La discesa del Massico
- Alfonso Calabrese
- 17 feb 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 17 mar 2024
La terza uscita ufficiale del 2024 del team B&S viene decisa poche ore prima di salire in sella. Siamo a fine pomeriggio del venerdì e Alfonso, in terra veneta per lavoro ed in attesa del volo per casa, lancia la proposta al team di un'uscita sui monti nell'entroterra di Mondragone e più specificatamente sul monte Massico.
Nonostante il breve preavviso, il team è reattivo ed in quel di Falciano del Massico alle ore 08:00 di sabato 17 febbraio sono in quattro: con il direttore tecnico Alfonso sono presenti e motivati, l'elettrico Mario, l'evergreen Raimondo e il mitico Nicola, che ci onora della sua presenza dopo mesi di latitanza. PS. Chi scrive avrebbe voluto dire "dopo mesi che Nicola ci da buca", ma visto poi quello che è successo il giorno dopo, "buca" non mi sembra il termine più appropriato (forza Nic, riprenditi presto !).
Ma torniamo a sabato ed ai nostri 4 eroi del Massico. Il giro elaborato da Alfonso è stato affrontato già nel passato; l'ultima volta fu nel gennaio 2020 e fu anche l'ultima uscita fuori città con il nostro amato presidente Generoso, sempre con noi nei nostri pensieri.
Ci ritroviamo ai piedi della montagna, e raggiungiamo la prima tappa in bello stile, ovvero il bar in centro per un caffè, ovviamente offerto/estorto dal ritrovato Nicola.
Iniziamo quasi subito una lunga salita su asfalto. La pendenza è intorno al 5%, costante, senza tregua. Ci fermiamo in uno spiazzo per le prime foto classiche e "droniche".
Continuiamo a salire su asfalto per un totale di 4 chilometri e mezzo. Poi prendiamo un sentiero e per i prossimi 16 chilometri percorreremo solo sentieri sterrati.
Si inizia subito su un fondo ciottolato e si continua a salire per altri 2,5 chilometri. La fatica è notevole e l'ultimo strappo è davvero tosto. Nicola e Mario arrivano freschi e sereni in cima, mentre Alfonso e Raimondo sono costretti a scendere e trascinarsi. Il gruppo si ferma in un tornante e Alfonso e Raimondo, semivivi, riprendono fiato, assumendo liquidi e calorie.
La crisi ipoglicemica è superata e il team riprende il sentiero, che alterna tratti esposti a tratti nel fitto dei boschi. Questo segmento è davvero bello, forse uno dei più belli della Campania (ma chi ci segue sa che tale affermazione viene spesa in quasi tutti i nostri giri). Tante le foto in questo tratto. PS. E se le foto non vi bastano, nel video ufficiale potrete godere anche della performance canora di Raimondo, che in questo tratto si è cimentato in tutti i ritornelli delle recenti hit sanremesi (video).
Nei nostri ricordi, questo giro prevede una discesa finale non troppo tranquilla. Nonostante il rincoglionimento generalizzato, ognuno di noi ricorda i tanti ostacoli affrontati 4 anni orsono, dove dovemmo superare decine di alberi caduti che sbarravano il sentiero.
"Nico' che pensi, avranno liberato la strada ?", si domanda Alfonso, nuovamente lucido dopo la tremenda salita. "Mah io direi di si, sono passati 4 anni", rispondeva l'ottimista Nicola. "Io non penso proprio", chiosava un quanto mai ombroso Raimondo, che nonostante la fatica, ora procede stabilmente in testa al gruppo. Mario non si pronuncia, destinando tutte le sue attenzioni alle pozzanghere, sempre nel vano intento di non sporcare la sua preziosa bici.
In effetti i primi tornanti sono liberi e notiamo il minuzioso lavoro della forestale che ha sezionato i tronchi caduti sul percorso. Continuiamo a pedalare ed a superare gli ultimi, duri, tratti di salita. C'è anche il tempo per qualche altra foto "dronica".
Arriviamo finalmente alla discesa e ... il pessimismo di Raimondo era giustificato. Il tratto finale sarà un continuo scendere dalle bici, caricare le medesime in spalla e superare alberi caduti. Poi quando il bosco si dirada il sentiero converge nel letto di un ruscello in secca. Di restare in sella non se ne parla proprio e continuiamo a trascinare le bici sulle grosse pietre.
Arriviamo a valle, nuovamente sulla strada provinciale, poco prima di mezzogiorno. Affrontiamo in velocità l'ultimo tratto di 3 chilometri e in meno di 10 minuti siamo nuovamente alle auto.
La valutazione complessiva del giro è positiva, con una dura salita, una eccellente parte centrale ed una discesa poco divertente. E noi pronti come sempre per la prossima avventura.
Comments