Bracigliano e la Piana di Prato
- Alfonso Calabrese
- 10 set 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 6 giu 2024
Dopo l'intensa ed avvincente avventura umbra, occorreva rimettersi in sella al più presto. Il meteo per il secondo weekend di settembre annunciava un alternarsi di pioggia e schiarite, sabato, e temporali per domenica. Si decide quindi di uscire sabato e la scelta cade sul versante sud ovest del Partenio, ovvero le cime che dominano l'agro-sarnese. All'unanimità si decide che la definizione del percorso venga affidata al Presidente. Il nostro mitico Generoso è originario ed esperto di queste montagne: il team sa che può affidarsi ciecamente alla sua guida. Generoso quindi si mette all'opera e dopo sapienti ricerche sul web, incrociando tracce e pareri sui blog dedicati, disegna un fantastico tour con partenza / arrivo da Sarno.
L'idea piace e Raimondo, Marco C ed Alfonso decidono di unirsi al Presidente per questa nuova avventura.
Si parte presto per essere a Sarno alle 8. Già in partenza le certezze cominciano a vacillare. Generoso decide che forse è meglio arrivare in auto a Bracigliano (13k e 400m di ascesa da Sarno). Alla domanda, "scusa Gene ma poi all'arrivo a Sarno come riprendiamo le auto ?", la risposta è ferma, perentoria e rassicurante: "poi vediamo !". Arrivati a Bracigliano troviamo un altro gruppetto di bikers e ci uniamo a loro per raggiungere la prima cima.





Dopo una prima salita, su sterrato, poi su asfalto e nuovamente su sterrato, arriviamo al piccolo "santuario" di Quindici, dove è d'obbligo la foto di gruppo. Partiamo per una breve ma adrenalinica discesa, in una natura straripante, immersi in un bosco di pini ed aceri. Il fondo è di terreno, compattato dalle piogge dei giorni scorsi e tratti di pietraie.



Arriviamo senza cadute nuovamente su asfalto e qui ci dividiamo. Noi 4 proseguiamo in salita mentre il gruppo incontrato su a Bracigliano prosegue in direzione opposta. Il team cerca di capire dal volto di Generoso se sia chiaro in lui un piano di rientro; Gene capisce che è il caso di dire qualcosa di incoraggiante: " ragazzi cominciamo a salire, poi si vede !".

Entriamo nuovamente in un fitto campo di noccioli e castagne. Mentre saliamo avvertiamo in lontananza dei boati. Mentre Raimondo e Marco discutono se siano tuoni o scoppiettate di qualche cacciatore, avvertiamo un tenue "click". Dopo circa 10 secondi una deflagrazione a 5 metri da noi ci fa letteralmente saltare. Il boato è talmente potente che può essere uno sparo di un fucile da caccia: ancora rintontiti cominciamo a fischiare ed urlare per far percepire la nostra presenza. Proseguiamo cercando di non pestare nulla che possa far attivare una nuova "bomba". Alfonso scorge tra gli alberi uno strano congegno: dopo attenta analisi, capiamo che si tratta di un sistema che ad intervalli regolari effettua una deflagrazione, probabilmente per tenere lontani gli uccelli dalle piante. Confortati da questa deduzione proseguiamo con ritrovata energia.
Arriviamo dopo l'ennesima salita nella piana di Prato: con fare deciso Generoso ci porta su un sentiero che ... termina con un bel cancello di 2 metri (chiuso con catena e catenaccio). A questo punto lo sconforto comincia a serpeggiare e ci rendiamo conto che, come da tradizione Bike&Ski, ci siamo nuovamente persi. La piana è comunque percorsa da altri sentieri e decidiamo di prendere quello principale in direzione Nord-Est. Dopo aver sprintato per non farci aggredire da un grosso cane pastore, lasciamo la piana lungo un sentiero che altre volte avevamo percorso in discesa. L'idea è di trovare un sentiero che ci porti lungo il ripido versante verso Sarno.

Dopo altri 2 km (sempre in salita) arriviamo alla cresta della montagna che domina la vallata: un vero spettacolo di colori ! Del sentiero verso Sarno neanche l'ombra e decidiamo di proseguire verso Nord in direzione Palma Campania. Incontriamo alcuni contadini che ci indicano la direzione.





E' tempo di scendere. Troviamo un sentiero sul Gramin e cerchiamo di seguirlo: ci ritroviamo in un campo di noccioli, ottenuto con terrazzamenti sul ripido versante della montagna. Il sentiero termina qui, in mezzo al niente e siamo ancora a 400m di altitudine. Tra scivolate, dietro front e salti incrociamo un nuovo gruppo di contadini. Dopo averci guardato con sospetto ci dicono di seguire le orme del trattore fino ad una strada semi asfaltata.



Alla fine troviamo un sentiero conosciuto ed arriviamo finalmente a Palma Campania. Siamo distrutti e non se ne parla di fare altri 25 km per tornare a Bracigliano. Ma a questo punto Maria, l'angelica consorte della nostra "guida" di oggi, ci aspetta a Palma con un'auto e possiamo quindi chiudere l'anello in auto.
Un'altra giornata di MTB è finita: portiamo a casa 4 ore di puro divertimento, con annessa scorpacciata di more e la voglia di rimetterci in sella per le prossime avventure. Punti B&S: 135 pts











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