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Un assaggio di Vesuvio

  • Immagine del redattore: Alfonso Calabrese
    Alfonso Calabrese
  • 5 apr 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

52 km; 540md+; traccia; relive

Da fine febbraio le limitazioni imposte dal lockdown, prima arancione e poi rosso, non rendono possibile le escursioni a media/lunga distanza. In queste settimane gioco forza abbiamo percorso in lungo ed in largo i sentieri a portata di mano, Astroni, Castagnaro, Monte Nuovo, litorale flegreo ed ogni possibile scalinata che dalle zona alte di Napoli portano giù sulla costa (di tali escursioni si rimanda alla sezione video).

Per il giorno di Pasquetta decidiamo che è ora di allontanarci un po' di più: l'obiettivo è di raggiungere le pendici del Vesuvio, partendo in sella da casa. Alla sfida che prevede non meno di 50km e 700m di dislivello rispondono presente gli impavidi Alfonso, Fabio, Mario e Raimondo.

Appuntamento è nella rinnovata ed ancora spettrale piazza mercato.

Alfonso, Raimondo e Fabio giungono in perfetto orario, mostrando la grande voglio di pedalare e bruciare le calorie ingerite nel giorno di Pasqua. Mario ci raggiungerà più avanti.

Pedaliamo lungo la nuova pista ciclabile di via Marina e poi con buon ritmo per il lungo Corso San Giovanni. Il pavé rende il viaggio non proprio confortevole, ma almeno pedaliamo con la quasi assenza totale di auto. Arriviamo a Portici ed attraversiamo la stupenda Reggia.

Fabio e Raimondo, per ingannare il tempo in attesa di Mario, mostrano tutto il loro lato fanciullesco iniziando un girotondo che Alfonso non può non immortalare per i posteri.

Dopo pochi muniti (ed una decina di girotondi) ci raggiunge Mario in sella alla sua fiammante ebike.

Ci dirigiamo verso Ercolano dove finalmente troviamo un bar aperto. Il caffé è l'occasione per Fabio per festeggiare le suo nuove scarpe MTB Adidas 5 Ten; finalmente comincia ad assomigliare ad un biker serio.

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Dopo altri 5 km arriviamo a Torre del Greco. Alla nostra sinistra si erge sua maestà il Vesuvio.

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Il piano prevede di voltare su una stradina laterale che dritto per dritto ci dovrebbe avvicinare al vulcano. Non abbiamo però fatto i conti con la nuova toponomastica delle stradine secondarie, completamente rivoluzionata dai lavori per la terza corsia della A3. La traccia seguita da Alfonso si infrange in un vicolo cieco, proprio contro uno dei tanti nuovi viadotti.

Fortunatamente è con noi Raimondo, oggi nelle vesti di Peppe Vesuvio, che elabora subito un piano alternativo e in pochi minuti trova lo svincolo che ci conduce ad un cavalcavia per oltrepassare l'autostrada. I nostri affezionati lettori hanno conosciuto nel tempo le tante incarnazioni di Raimondo: Peppe e Montevergine, Peppe dd'o Partenio, Peppe e Gragnano, Peppe e Quindici, Peppe dd'oTaburno ...

Con la digitalizzazione oramai imperante Alfonso propone di predisporre una apposita applicazione per smartphone, la PeppApp, per non disperdere ed anzi condividere questo patrimonio con tutti i biker campani. A breve su Apple Appstore e Samsung Store.

Ad ogni modo ci immettiamo lungo la via de Ruggero che con una pendenza decisamente impegnativa ci porta fino alle pendici del Vulcano in quella che prima era un pineta fittissima.

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Saliamo su sterrato per circa 30 minuti. La presenza di sabbia, tronchi e soprattutto il dislivello rendono l'ascesa molto impegnativa, tendendo anche conto dei chilometri fatti da Napoli a Torre.

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Decidiamo di salire ancora un po' e poi lanciarci in discesa ripercorrendo prima il sentiero appenda fatto in salita e poi imboccare un nuovo sentiero, sempre consigliato da Peppe Vesuvio che ci riporterà nuovamente su una stradina asfaltata. Le foto che seguono rendono giustizia alla bellezza dei luoghi (nonostante i tanti pini abbattuti per le conseguenze del devastante incendio di alcuni anni fa).

Lasciato lo sterrato siamo ancora abbastanza lontani dalla Nazionale. Scorgiamo una signora anziana affacciata ad un balcone, con le sue figlie in età da marito. Le gentili signore indicano la direzione a Raimondo e Fabio, che intavolano un cordiale dialogo con le medesime. Salutate le signore raggiungiamo rapidamente la nazionale e quindi la via del ritorno. Alla prossima avventura.




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