Ritorno alla Valle dell'Inferno
- Alfonso Calabrese
- 30 gen 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 19 feb 2022
A causa del devastante incendio dell'11 luglio 2017 e dei successivi lavori di riattamento dei sentieri, ci era stato impossibile effettuare un giro nel cuore della valle dell'inferno, ovvero nella vallata che separa la cresta del monte Somma ed il cono sommitale del Vesuvio.
In realtà la possibilità di arrivare alla valle esisteva già da tempo, ma un po' per le difficoltà oggettive di arrivarci e un po' per non vederla nello stato in cui versava dopo l'incendio avevamo sempre rimandato questo giro.
Decidiamo per questo fine gennaio di provarci ed Alfonso propone di arrivarci con ascesa dal versante di Ottaviano (quello da Torre del Greco è vietato) e poi effettuare un anello in quota nella valle per poi ridiscendere sempre sul versante Sud-Est di Ottaviano.
Dopo non poche insistenze, ai fedelissimi e a questo punto inseparabili Alfonso & Raimondo, si unisce lo specialista del Vesuvio, Mario. Gli altri si defilano ancora una volta !
Poco male. Si parte alle 8.30 dal solito parcheggio in prossimità dell'inizio del sentiero. Ascesa dura, come sempre, ma coperta in scioltezza. Arrivati allo spiazzo dedicato al carabiniere caduto, prendiamo il sentiero sulla sinistra in direzione del "largo legalità" (quota 800 m slm).









Dal Largo della Legalità scendiamo lungo un trail veloce fino alla strada Matrone. Questa antica via era la strada di accesso al cono sul versante sud-est, utilizzata dai turisti che venivano trasportati con dei pesanti Bus con ruote da sterrato. Tutto ciò si è interrotto per il già citato incendio. Notiamo con piacere che la strada è stata totalmente ripavimentata ed immaginiamo che venga riaperta tra pochi mesi. Arriviamo al bivio della Valle dopo 40 minuti di dura salita, su pavé e sabbia.










Qui ci lanciamo nel lungo trail della valle. La vegetazione sta ricrescendo ma ci vorranno almeno 20 o 30 anni per tornare allo splendore distrutto dall'incendio. dal punto di vista MTB il percorso è valido e molto divertente e in 30 minuti di discesa tecnica tra radici, rocce, sabbia e ripidoni siamo nuovamente al largo legalità. Non ci fermiamo e tutto di un fiato percorriamo la lunghissima discesa fino alle auto.




La nostra "montagna" è stata ferita, ma non morta. Occorre preservarla e contribuire tutti a proteggerla. Lunga vita al Vesuvio ed ai sui sentieri per MTB.








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