Cervati

40 Km, 1050 mD+, Traccia, Relive.

Per questo weekend decidiamo di avventurarci sulla cima più alta della Campania, scendendo a sud ai confini tra Campania e Basilicata. Non siamo scaramantici e per il 17 di Giugno scegliamo un'escursione dura, che prevede più di 40 km e 1600 m di ascesa. Dovevamo essere in 7, Alfonso, Generoso, Raimondo, Nicola, Santino e Francesco. Ma il 17 non porta benissimo a Francesco, che di primo mattino ha un contrattempo con la sua auto (meglio le due che le quattro ruote). Il team si ritrova in quel di Sanza ed il giro inizia alle ore 10h.

Percorriamo circa 7km su asfalto in direzione Rofrano ed imbocchiamo poi il sentiero per il Cervati. La prima tappa del giro si trova al Km16 e 600 mD+, dove entreremo nel celebre Inghiottitoio, attraversando una buio tunnel scavato nella roccia lungo alcune centinaia di metri.

Senza timore alcuno il team entra nel tunnel, dopo aver acceso luci a led di ultima generazione: da segnalare il faro di Raimondo, già in dotazione alla Nasa in preparazione della prossima missione su Marte.

Alla fine del tunnel entriamo in un cratere, circondato da pareti alte 100m e in cui si è sviluppata una flora subtropicale, con piante dalle foglie giganti.

Riprendiamo la lunga salita verso la vetta: la giornata è caldissima e tutti noi terminiamo le scorte d'acqua. La disidratazione ci appesantisce e ci rallenta. Troviamo a quota 1250 una sorgente da cui sgorga un filo d'acqua: è la nostra salvezza. Beviamo e riempiamo le nostre riserve d'acqua e consumiamo un frugale pasto a base di capocollo e mozzarella. Il ritardo accumulato non ci consente di arrivare alla vetta. decidiamo quindi di tornare verso le auto, sfrecciando lungo il sentiero che ci aveva visto arrancare in salita. Visitiamo il paesino medioevale di Sanza e ci rimettiamo in auto, per il lungo viaggio di ritorno verso Napoli.

(40 km, 1050 md+). Punti B&S: 175 pts.

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