Calvanico e gli amici brillanti
- Alfonso Calabrese
- 23 mar 2024
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 18 apr 2024
Per questo terzo weekend di marzo, 4 bikers decidono di affrontare uno dei single track più iconici dei monti Picentini, ovvero il trail dell'Incoronata, lungo e stretto sentiero tra il Santuario di S. Michele Arcangelo (basso) ed il Santuario Dell'Incoronata di Montoro.
Il giro si rivelerà molto duro (Raimondo sarà quasi sul punto di desistere) e complicato (spettacolare caduta di Andrea, con atterraggio su un albero sul ciglio di un burrone). Occorre però riavvolgere il nastro a venerdì per capire come mai i nostri eroi si sono ritrovati qui.
"Allora ragazzi chi c'è per l'uscita sabato?" con questa domanda standard un sempre ottimista Alfonso comincia ad organizzare l'uscita. Il primo a rispondere è il nostro canottiere-biker Fabio (campione di 4 senza e di scuse per non venire in bici)."Ragazzi sabato ho un evento in zona Calvanico. E' una festa di un amico che organizza una mega braciata open, ovvero aperta agli amici degli amici.". Le due parole "open" e "braciata", messe nella stessa frase, sono un acceleratore di creatività per Alfonso che, 8 minuti dopo, ha già definito traccia e dettagli logistici per un giro MTB a Calvanico.
Alfonso, Francesco, Raimondo ed un ritrovato Andrea (assente da almeno 2 mesi) si danno appuntamento a Mercato Sanseverino alle 8.30 per il giro dei due santuari. Il piano è di terminare alle 13 e poi provare a raggiungere Fabio a questa festa, in località "acquedotto" sopra Calvanico.
Lasciamo le auto al centro commerciale DO.DE.CA in prossimità della stazione ferroviaria e ci dirigiamo verso Fisciano. Prima è d'uopo una sosta al bar per ri-festeggiare degnamente il compleanno di Peppe di Calvanico / Raimondo. con caffè e cornetto (Ps. Il bar è molto affollato e la visone in una giovane runner con indosso un leggings modello "Frida", perturba non poco il nostro morigerato Francesco).
Dopo 4 chilometri, la salita comincia ad essere più ripida. Al chilometro 5 superiamo Fisciano e la sua cittadella universitaria. Prima di arrivare a Calvanico percorriamo 2,5 chilometri di tornati con pendenze mai al di sotto dell'8%. Raimondo ha un problema al cambio: nonostante sia di qualità top, forse per una carenza di manutenzione e lubrificazione, non riesce ad ingranare il rapporto più leggero. Raimondo è costretto a fermarsi molte volte. A pochi metri da Calvanico, boccheggiando, esprime seri dubbi sulla possibilità di continuare.
In suo soccorso però arriva il buon Francesco che, con grande maestria e abilità meccaniche, riesce a ingranare il rapporto leggero. Raimondo dopo l'ennesima pausa decide quindi di continuare.

Lasciamo l'abitato di Calvanico e dopo poco prediamo un sentiero sterrato in direzione del santuario di S. Michele. Brevissime discese, brevi tratti in piano e lunghi tratti in salita si susseguono per 3 chilometri. Incrociamo un biker che sfreccia in direzione opposta. Raimondo, forse ancora non lucido per la fatica, si astiene dal commentare, affermando di sentirsi come in una nuvola, ovvero primo di qualsiasi stimolo sensoriale, sia visivo che uditivo. Certi che la cosa sia passeggera, Alfonso, Francesco ed Andrea lo assecondano e salgono a buon ritmo, non mostrano segni di fatica. Alquanto contrariato da questo fare poco comprensivo delle fatiche patite, Raimondo esorta "eh bravi ! Siete proprio degli amici brillanti !". Anche se un po' criptico, abbiamo il titolo dell'escursione di oggi.
Finalmente arriviamo al santuario di S. Michele Arcangelo (basso). Il termine basso è necessario per distinguerlo dal ben più noto ed impervio santuario posto sulla sommità del Pizzo di S. Michele (1567 m sdm) e che fu meta di una mitica avventura B&S nel lontano 2017 (link).
Alfonso, nell'organizzare il giro di oggi, aveva valutato di raggiungere il pizzo, ma il solo ricordo dei metri di ascesa, di cui gli ultimi 300 a spinta, lo avevano spinto a concepire il più tranquillo percorso di oggi.

Dopo l'ennesima pausa per rifiatare, bere e magiare della frutta secca (Alfonso, Raimondo, Andrea) e per postare foto per le sue followers (Francesco), ci rimettiamo in sella sul trail verso il santuario di Montoro.
Il trail finalmente è scorrevole, con brevi tratti di salita e lunghi segmenti in piano o in discesa. Al chilometro 12 dalla partenza, abbiamo un'incertezza. Proseguiamo su un tratto in discesa e non vediamo una piccola deviazione per il trail dell'Incoronata. Raimondo, ora lucido e reattivo, si accorge dell'errore. Alfonso verifica sul Garmin e conferma l'impressione di Raimondo (qui sotto la foto dei due in modalità di "Totò e Peppino" a Calvanico). Torniamo indietro di 100 metri e tra i cespugli troviamo la deviazione.

Dopo 500 metri, troviamo una roccia a picco sulla vallata. Qui ovviamente pausa cine-fotografica, per la rabbia di Raimondo, che da sempre non gradisce le manie artistico-naturalistiche de gruppo e la gioia di Francesco, raggiante per il nuovo set fotografico.
Riprendiamo e proseguiamo tra gli alberi su un budello di terra , stretto tra le rocce a destra e un profondo burrone a sinistra. Sarà stata la velocità, una roccia sconnessa o semplice distrazione ma il nostro biker più spericolato, Andrea, scivola a sinistra. Fortunatamente il volo è breve. La caduta è frenata da un albero, a cui il nostro dottore delle tartarughe si aggrappa. Nel video ufficiale (link) è presente solo la fase di recupero di biker e bike, con il sorriso finale di Andrea. (Ps La caduta si farà sentire qualche ora dopo, con forti dolori ad entrambe le ginocchia).

Dopo lo spavento, riprendiamo e in 10 minuti siamo al santuario dell'Incoronata. Esilarante sono i vani e reiterati tentativi di Francesco di infilarsi sotto un guard-rail con tutto lo zainetto.
Lasciato il santuario, procediamo verso Montoro inferiore e, dopo 6 chilometri in piano sulla provinciale, siamo alle auto. Sono le 13.30 e Francesco e Andrea decidono di rientrare. Raimondo chiama Fabio e sembra che la festa open a Calvanico sia in pieno svolgimento.
cenno di assenzo tra Alfonso e Raimondo e dopo aver sistemato le bici in auto e messo su abiti puliti, si fiondano a Calvanico. Dopo essersi di nuovo persi tra i vicoletti e le strette vie senza uscita del borgo salernitano, arrivano finalmente alla festa alle 14.00.
Morigerato e contenuto è il loro spuntino di carne: 8 polpettine cad, generosa porzione di capocollo e poi il piatto forte, ovvero, doppia razione di costolette di manzo di scottona, cotte con il metodo dell'asado argentino, ovvero una lenta cottura a bordo brace. Qui sotto riportiamo un loro selfie con alle spalle la mega brace. Di Fabio preferiamo non riportare immagini, non essendo riusciti a trovare un solo scatto in cui non avesse un piatto in mano e la bocca vuota.

Ad ogni modo, abbracciamo Fabio e consorte e, dopo aver ringraziato e porto gli auguri al nostro nuovo amico ed organizzatore dell'evento, salutiamo e riprendiamo la strada di casa.
Oggi stupenda giornata con durissime salite, ben due santuari, stretti trail tra rocce ed infine un interessante "terzo tempo" argentino. Grazie per la lettura e alla prossima avventura.
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